Amore Malato
Con quali strumenti i manipolatori agganciano le loro prede?
Capita a tutti di vivere momenti di debolezza affiancati ad una carenza affettiva che ci spinge a cercare qualcuno che possa colmare il vuoto, ed è proprio in questi momenti che si è vulnerabili.
Questo espone al rischio di incontrare manipolatori seriali, i narcisisti, definiti anche manipolatori affettivi con grande capacità di regalare forti emozioni per poi trasformare il sogno in un incubo.
La curiosità è notare come questi individui abbiano la capacità di adottare quei ruoli che le Discipline Analogiche identificano come mastro di chiavi o guardiano di porta.
Nel primo si mostrano fortemente prorompenti per la grande abilità nello stimolare emotivamente il manipolato, spingendo alla ribellione con un fare trasgressivo alle regole.
Nel secondo, si mostrano più razionali, prediligendo il controllo e la sicurezza.
Il manipolatore veste i panni del mastro di chiavi quando la preda ricerca forti emozioni, e ricopre il ruolo del guardiano di porta quando invece il bersaglio ricerca sicurezze e certezze.
Nelle prime fasi, l’empatia e il consolidamento del rapporto rendono il tutto idilliaco, come le storie d’amore mostrate nelle favole, per poi trasformare il tutto in un incubo.
Questo accade in quanto il mastro di chiavi non ama essere gestito e di conseguenza tende a scappare, al contrario del guardiano di porta che diventa soffocante e pretenzioso di onnipresenza nella vita della malcapitata, vittima di infelicità.
Gli strumenti utilizzati dal manipolatore sono la minaccia di abbandono, i sensi di colpa, il giudizio negativo e la mancanza di fiducia, tutti elementi utilizzati attraverso il ricatto in una comunicazione violenta e coercitiva.
La preda, il più delle volte donna, si rende conto di essere vittima dell’ego del narciso manipolatore affettivo, ovvero un individuo che si nutre dell’insoddisfazione Ma perché è così difficile liberarsi da tali individui e riprendere in mano la propria vita?
I condizionamenti affettivi che hanno più effetto e non permettono la rottura di questo amore malato, sono le paure e i sensi di colpa insiti ormai nella vittima.
A questo punto la via da percorrere è quella del cambiamento che prima di tutto deve avvenire dentro sé stessi.
Il primo passo verso la libertà interiore è rivolgersi all’analogista, un professionista d’aiuto esperto delle dinamiche emotive che si focalizza sul passato e va a risanare le mancanze subite.
Ritrovare l’equilibrio interiore significa liberarsi dai manipolatori e trovare felicità e benessere emotivo.